Quando dalla COMPOSIZIONE
sono passata all'IMPROVVISAZIONE
Scoprii e constatai che, qualsiasi cosa io avessi fatto, studiato, sperimentato (e tanto io ho fatto, studiato, sperimentato), si sarebbe poi riflesso automaticamente nelle mie opere, nella mia musica, nella mia danza, nei miei quadri.
Mi risultò quindi inutile occuparmi dell'organizzazione dei suoni, del creare o imporre relazioni ai movimenti o ai segni.