Fra le varie istitutzioni di danza che bene o male vivono a Milano, città più di scuole che di spettacoli, ce n'è una, ora, molto particolare, molto diversa: si chiama Compagnia di alta pratica d'arte ed è stata fondata da Franca Sacchi, che la dirige e la anima.
Ha debuttato, la Compagnia, al San Fedele, e il 16 giugno è stata al Teatro Nuovo di Torino. Non si può scrivere a nessuna tendenza specifica, anche se è emanazione di un Centro yoga. E' un cocktail di Oriente e Occidente, di spiritualità e di sperimentalismo. I membri del complesso, che potrebbero anche definirisi quasi dei sacerdoti, danzano nel silenzio, in solitudine, e vogliono trasmettere al mondo la loro consapevolezza, il meglio che sta dentro di loro, ovvero anche la rivelazione della purezza dell'essere.
Preparati con un intenso lavoro a una conoscenza totale del corpo e delle spirito, gli artisti - allievi di Franca Sacchi vengono da esperienze diverse(chi dalla danza classica, chi dalla facoltà di filosofia, chi dal lavoro di assistente sociale, e così via) e si sono iniziati a un nuovo studio dell'arte; sacralità e umprovvisazione, quindi anche libertà, sottolineano questo impegno. Ma che la danza sia anche una religione: lo sosteneva prfino Maurice Bèjart.
E' un lavoro sull'essere umano, precisa Franca Sacchi, e sulla sua miracolosa proprietà di generare qualcosa di unico e di sensazionale.
A monte c'è una preparazione sulla musica e sul movimento,e la volontà di controllare le emozioni e di esprimerle nella loro verità. La Compagnia progetta dall'autunno una attività regolare, con almeno uno spettacolo alla settimana, partendo da Mialno per portare la sua speciale poesia per il mondo.