Domenica scorsa ha tenuto un concerto presso la galleria Michaud a Firenze, nel contesto della mostra d'arte di sole donne intitolata << Magma >>. L'altra sera alla Piccola Scala il pianista Giancarlo Cardini ha eseguito un suo brano di musica concettuale intitolato << Alto e chiaro >>.
Ieri sera ha dato un concerto per flauto al Centro Brera. Parliamo di Franca Sacchi, notissima negli ambienti della nuova musica per i suoi concerti esclusivamente costituiti da composizioni improvvisate.
Questa giovane donna, biondissima, di presenza schiva, riservatissima e un pò misteriosa, sottolineata da una grande semplicità, ha, al contrario, una personalità fortissima e ricca, che manifesta appunto nei suoi rari concerti, tutti da lei definiti << Essere >>.
<< "Essere", spiega, perché sono performances che mostrano, e non dimostrano come quelle che tenevo in passato, in cui mi limitavo ad eseguire normali partiture di musica strumentale ed elettronica >>. Dal 1968 al 1972 la Sacchi, come molti altri giovani dell'avanguardia, si è dedicata alla musica concreta ed elettronica, scrivendola; nel 1974 ha deciso che quel modo di fare musica era sterile, non abbastanza espressivo, mè comunicativo, ed è passata all'improvvisazione esclusiva, unico musicista del genere in Italia, servendosi di volta in volta del flauto e del pianoforte, dell'organo e del sintetizzatore.
<< Mentre prima cercavo di dimostrare, ribadisce, ora mostro. Così la musica è diventata uno strumento di conoscenza ed espressione di me stessa >>. Suona sempre nel buio più totale, poiché spiega, non c'è niente da vedere. Mancano le partiture, nascendo la sua musica dagli impulsi creativi del momento la stessa concertista non è da vedere, ma da ascoltare.
<< ho anche la sensazione di essere più isolata, dice Franca Sacchi, e in tal modo riesco davvero a concentrarmi e ad esprimere davvero quello che sento >>. Ovviamente il tempo dei concenti non è mai previsto, nè prevedibile. Umberto Eco ha definito questa compositrice di musica improvvisata << artista del comportamento comportamentista >>.
Ma questa non è la sola ragione per cui i suoi concerti si svolgono quasi sempre nelle gallerie d'arte. << C'è che non esistono donne compositrici e perciò lavoro soprattutto nelle gallerie >>. Il solito refrain,insomma.
Un noto musicista recentemente ha dichiarato che la donna è negata per la creazione musicale come l'uomo lo è per il ricamo e pressapoco la stessa cosa ha detto lo studioso di musica d'avanguardia Mario Bortolotto. << Invece la donna non viene avviata alla creazione >>, afferma Franca Sacchi che anche partendo da questa sua esperienza personale è stata indotta a fondare il gruppo femminista Rivolta 3, uno dei più intransigenti, che ha il suo vangelo nell'autocoscienza, e che non mira alla sostituzione dei ruoli, ma crede nella validità di portare il personale nel politico. Insomma, la base ideologica di questo gruppo è l'antico socratico << conosci te stessa >>.
La Sacchi insegna improvvisazione musicale al Circolo filologico e improvvisazione di danza, e tiene corsi di yoga. Pratica tutti gli sport, tranne il tennis. Presso il centro Brera si è esibita anche, con Diana Bond e Claudia Monti, nella danza (la sua formazione è classica), senza musica, <<seguendo ritmi e impulsi esterni >>.